MarmaroleRunde
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Escursione ad anello attorno al gruppo delle Marmarole. Un trekking dai panorami superlativi immersi nelle Dolomiti Patrimonio dell'Umanità. Da Rifugio a Rifugio, 4/6 giorni di natura, divertimento, gusto, tradizione e relax.
Marmarole Runde... per chi ama camminare!
AURONZO – Rifugio MONTE  AGUDO
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1:30/2:15 h 700 m
Dal parcheggio auto degli impianti di Monte Agudo, è possibile raggiungere il Rifugio con le seggiovie www.monteagudo.it oppure a piedi in circa 1:30 ore seguendo il segnavia 271 che si sviluppa dapprima su comoda strada forestale e poi, da quota 1300, su sentiero.
Il Rifugio Monte Agudo è raggiungibile anche salendo direttamente dal centro di Auronzo.
Al termine del lago, si prosegue ancora per breve tratto lungo la statale. Oltrepassata Villagranda, sulla sinistra, un ponte consente di andare al di là del Fiume Ansiei da dove è possibile incamminarsi lungo la forestale 271. Poco dopo, a sinistra, si diparte il sentiero numero 5 che, percorrendo una dorsale nel bosco, consente di ricongiungersi a quota 1225 alla forestale. Da qui, seguendo l’itinerario precedente, in poco meno di un‘ora si è alla meta.
Rifugio MONTE AGUDO - Rifugio CIAREIDO
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3:00 h 280 m 150 m
Dal rifugio, si secnde brevemente il primo tratto di pista fino ad imboccare il panoramico sentiero 271 che percorre, con alcuni saliscendi, la dorsale costituita dalla Croda del Grazioso e dal Col Burgiou fino a raccordarsi in località Pian della Mandra con il sentiero/carrarecia 1262 che sale dalla Val Salega.
Lungo questo tratto di sentiero, merita una deviazione, la visita al complesso di vari bunker, trincee e camminamenti delle seconde linee della Grande Guerra.
Arrivati a Forcella Bassa, si prende a sinistra la carrareccia che porta a Col dei Buoi da cui si scorge un ineguagliabile panorama che spazia dalla Croda dei Toni al Peralba fino alle Dolomiti d’ OltrePiave e al Duranno Da Col dei Buoi, in breve proseguedo per la carrareggia, si giunge al bellissimo Pian dei Buoi da dove in circa 20 minuti, salendo su stretta stradina, si arriva al Rifugio Ciareido, splendido balcone panoramico.

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Rifugio CIAREIDO – Rifugio BAION
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0:50 h
Scendendo per alcuni metri dal Rifugio Ciareido si arriva a prendere il comodo sentiero dell'alta via n°5 n°272 e salendo lievemente Vi porterà verso la zona denominata “Confin”.
Da qui, verso sinistra, tra pini mughi e marmotte in breve al rifugio “Baion”.

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Rifugio BAION – Rifugio CHIGGIATO
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2:00 h 150 m 70 m
Partiti dal Rifugio, si scende per il sentiero 262, su traccia spesso scivolosa, a un torrentello, si attraversa dapprima una valletta erbosa e quindi un boschetto di conifere.
Usciti temporaneamente dal bosco, si risale un ghiaione proseguendo poi, sempre in bosco, fino a lasciare sulla dx il bivio per forcella Baion.
Si attraversa in quota prima una compatta fascia ricca di baranci, poi una rientranza costeggiata di enormi massi , fino a Forcella Peronat.
Si risale lungo uno scalino di rocce friabili (corda metallica) e poi in leggera discesa su traccia stretta ed esposta. Piccola risalita e ci si ritrova alla base della meravigliosa Croda Bianca, su una cengia un po' esposta, ma agevolata da una corda fissa.
Altro piccolo tratto impegnativo in discesa e si traversa alla base il grandioso Vallone del Froppa quindi un bel bosco di conifere e lasciando sulla destra il bivio per il Jau de la Tana in pochi minuti si giunge a una sella, a nord del Col Negroni, e da qui' al rifugio Chiggiato.
Rifugio CHIGGIATO – Capanna degli Alpini
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2:30 h 260 m 776 m
Dal Rifugio Alpino D. e G. Chiggiato (1911 m slm) verso la Capanna degli Alpini ( 1395 m slm) per il sentiero CAI 260.
Per circa un'ora e mezza si percorre un ripido sentiero dapprima immerso in boschi di abeti e di faggio e successivamente aperto sulla Val d'Oten.
Giunti al bivio con la strada bianca (sentiero CAI 255) in località Diassa (1135 m slm) si prende a destra, si guada, su comoda briglia, il torrente omonimo e , in un'ora circa, si raggiunge la Capanna degli Alpini.

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Capanna degli alpini – Rifugio GALASSI
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1:30 h 665 m
Da Capanna degli Alpini (1395 m) prendere il sentiero 255. Lasciato a destra l’orrido, nella cui profondità precipita la bellissima Cascata delle Pile, si attraversa il torrente e ci si inoltra nel bosco. Si sale lungo pendici boscose a tratti segnate da una recente valanga.
Dopo una breve discesa si raggiunge il greto del torrente Oten e si apre un’ incantevole vista sull’omonima Val d’Oten, grande valle di origine glaciale, e sull’imponente Monte Antelao.
Proseguire tenendosi a destra del torrente, abbandonandolo poi per tagliare decisamente a destra e risalire con dei tornanti gli ultimi metri di dislivello che portano al Rifugio Galassi (2018 m).

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Rifugio GALASSI – Rifugio SAN MARCO
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1:00 h 100 m 300 m
Dal Rifugio si segue il sentiero 227 che in salita, con pochi tornanti, conduce ai 2120 metri della Forcella Piccola, da cui, a sinistra, è possibile ammirare l’imponente versante nord dell’ Antelao lungo il quale si sviluppa la via normale di salita. Di fronte, al di là della Valle del Boite, da sud a nord un susseguirsi di imponenti cime dolomitiche dal Pelmo alle Tofane.
Oltrepassata la Forcella, il sentiero sale ancora per alcuni metri prima di iniziare a scendere attraversando il ghiaione alla base delle imponenti muraglie della Cima Scotter e di Cima Bel Prà.
Raggiunto il bivio a quota 1870, si mantiene la destra sul sentiero 227 e si prosegue in traversata con leggeri sali e scendi in direzione del Rifugio San Marco; sulla sinistra, il sentiero 229 consente invece di raggiungere il Rifugio Scotter, più in basso, verso l’ abitato di San Vito di Cadore.
Al termine del traverso sul ghiaione, ormai in prossimità del Rifugio, un breve tratto di sentiero in salita consente di raggiungere un bel bosco di larici.
Qualche passo in discesa ed ecco apparire, su un bel pianoro erboso, il Rifugio San Marco a quota 1823 m , splendida terrazza panoramica.
Rifugio SAN MARCO – AURONZO
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6:00 h 550 m 1250 m 11 km
Dal rifugio si sale in direzione nord-est lungo il sentiero n. 226, si raggiunge dopo 70 mt. di dislivello la sorgente d’acqua. Superati un paio di metri di banali roccette, il comodo sentiero sale a tornanti tra i baranci sul versante sinistro per poi spostarsi sulla destra e farci scollinare alla quota 2255 mt. di F.lla Grande, punto di massima elevazione del nostro tour.
La discesa lungo Valle di San Vito è molto dolce e ci permette di ammirare da vicino, sulla dx l’isolata Torre dei Sabbioni e le scure pareti della Cima Belprà e del Corno del Dogee sulla sinistra il maestoso gruppo del Sorapiss.
A quota 2000 mt., l’incrocio, bel segnalato dai cartelli, per i bivacchi Voltolina sulla destra e Comici sulla sinistra.
Proseguiamo dritti fin sotto il Corno del Doge da cui si gode una bella panoramica sulle Tre Cime di Lavaredo.
Si inizia a scendere più ripidamente verso la spettacolare cascata del Ciadin del Doge. Risalito brevemente il versante destro della Valle ci addentriamo nel bosco della Riserva Naturale Orientata di Somadida dove, un susseguirsi di stretti tornanti, ci porta al piano terminale da dove, 2 km di mulattiera sterrata, ci consentono di raggiungere la strada statale.
Da qui è possibile raggiungere Auronzo utilizzando i mezzi pubblici, mediante taxi privato oppure percorrendo la ciclabile che in 2 ore consente di arrivare al parcheggio seguendo il percorso del Fiume Ansiei.